LMM Logistics emette minibond per finanziare la crescita nel settore della logistica integrata, Unicredit investe.

LMM Logistics di Torino, società impegnata in attività logistiche nel settore alimentare, nel retail e nella grande distribuzione, emette un minibond da 1,5 milioni interamente sottoscritto da Unicredit.

L’operazione ha la finalità di finanziare la crescita della società, nei settori molto dinamici in cui opera che richiedono costanti investimenti in innovazione in particolare in questa fase storica che ha visto modificare i modelli di business dei settori di riferimento ed i connessi flussi logistici.

LMM infatti opera nei segmenti della gestione degli Hub logistici integrati con i centri di preparazione dei prodotti, nei servizi di rifornimento degli scaffali e di remodeling dei supermercati e della gestione delle piattaforme e-commerce, tramite la preparazione e la consegna a domicilio delle spese acquistate on line dai consumatori.

L’operazione inoltre vede in prima fila il team di investimento di Unicredit che è arrivata nel solo Piemonte a finanziare 100 imprese con lo strumento del minibond rivelando che la natura dello strumento non è solo quella di ridurre la dipendenza delle imprese dal finanziamento bancario ma anche quella di fornire uno strumento di investimento dinamico che consente di allineare meglio le caratteristiche dei finanziamenti a quelle dei progetti di investimento contribuendo allo stesso tempo alla apertura delle imprese al mercato dei capitali e innestando comunque la possibilità di accedere ad una platea di investitori che accettano caratteristiche di finanziamento anche diverse dai semplici finanziamenti rimborsati a rate costanti o comunque amortising. Gli istituti finanziari hanno cosi accettato di modificare le logiche di investimento e sono diventate tra i primi investitori in minibond.

Confesercenti : In calo i finanziamenti delle PMI

Da uno studio di Confesercenti sull’andamento dei finanziamenti alle PMI negli ultimi 8 anni emerge un calo del volume di credito erogato dal sistema bancario a favore delle piccole e medie aziende.

 Ebbene se tra le cause c’é ovviamente la crisi, la soluzione è il ricorso a canali di finanziamento alternativi e tra questi spiccano i minibond ed il crowdfunding.

Secondo l’organizzazione di categoria inoltre le attività con meno di 20 dipendenti costituiscono il 98% del tessuto produttivo ma ricevono crediti solo per il 18% del totale dei finanziamenti erogati.

Gli istituti finanziari continuano ad erogare finanza alle aziende maggiori, note e con brand riconoscibili mentre soffre molto per la difficoltá a finanziare i propri imvestimenti la maggior parte delle PMI tra cui anche aziende sane e con buone prospettive.

Oggi tuttavia qualche strumento di finanziamento in più rispetto al passato esiste come ad esempio i minbond, i fondi di debito e, per le operazioni di dimensioni minori anche il crowdfunding. Ci chiediamo allora se non debba essere fatto qualcosa per innalzare la cultura finanziaria dei nostri imprenditori o dei loro consulenti.

Anche a tale scopo il nostro sito intensificherà le attività di comunicazione e la partecipazione del network di professionisti che collabora con noi ad eventi, convegni ed attività di formazione.

I minibond oggetto di discussione alla XLV Giornata del credito

SI è tenuta a Roma il 4 dicembre presso la sede dell'ABI la XLV giornata del credito organizzata dalla Associazione Nazionale per lo Studio dei problemi del Credito.

La giornata era focalizzata sul tema del finanziamento del processo di internazionalizzazione delle imprese italiane.

Tra le forme di finanziamento su cui è stata posta la maggiore attenzione, i MiniBond, è stata infatti segnalata come strumento alternativo di finanziamento sia dal direttore generale dell'ABI che dal rappresentante di Confindustria oltre che oggetto di discussione tra gli imprenditori e rappresentanti del credito presenti in aula.

Ed in effetti sebbene lo strumento sia solo agli inizi è considerato con attenzione non solo dagli imprenditori, desiderosi di ridurre la loro dipendenza dal sistema bancario, ma anche dallo stesso sistema bancario che desidera ridurre il livello di esposizione delle imprese nei loro confronti. Le imprese italiane è stato ricordato sono finanziate per oltre il 90% dal sistema bancario contro un 60% di altri paesi occidentali.

Per questi motivi e con questi obiettivi stanno nascendo dei fondi di investimento dedicati la maggior parte dei quali sono però ancora in fase di raccolta e non hanno ancora iniziato a sottoscrivere quote di minibond.

Al convegno è intervenuto il portavoce del presidente del consiglio che ha segnalato che per incentivare l'utilizzo di questo strumento sono state introdotte nella legge di stabilità ulteriori norme agevolative.